top of page
affreschi Villa Serra Doria Monticelli Genova Sampierdarena.JPG

Villa Serra Doria Monticelli

Si presenta come un volume austero e chiuso, ravvivato da un portale a bugne in pietra di Finale.

A sud, la struttura, murata e oggi parzialmente stamponata, godeva di un’ampia vista sul mare; ad est, invece, erano situato il giardino, poi occupato da uno stabilimento industriale, e una torre, anch’essa profondamente trasformata nel tempo. Attualmente la villa viene affittata per convegni, eventi e feste

670_0_4692618_670228.jpg
L’aspetto della villa potrebbe far presumere che abbia origine quattrocentesche, diversamente dalla maggior parte delle altre del sistema, ma la data precisa di costruzione è ignota.
 
1607
Fu acquistata da Gerolamo Serra ad un’asta pubblica, con la clausola del mantenimento abitativo, nelle parte superiore, di Francesca, madre degli Imperiale.
 
1700
Nel corso dei secoli i Serra continuano ad essere i proprietari della villa, pur non sempre risiedendovi, affrontando numerosi problemi legati alle eredità e affittando talvolta le stanze ad altri.
Affresco salone Villa Serra Doria Monticelli Sampierdarena Genova.JPG
1875
Come testimoniato dall’Alzieri, noto storico italiano, nel 1875 la proprietà passò prima ai Doria e successivamente, verso inizio Novecento, ai Monticelli, titolari di un pastificio nel Campasso.
 
1960
I fratelli Rino e Giovanni Baselica, mobilieri cittadini, ne fecero per oltre trent’anni la sede del loro mobilificio. Rino ha legato la sorte della villa ad una delle numerose iniziative di cui è stato promotore, facendo diventare i locali della torre degli studi radiofonici per l’emittente “Radio Lanterna City”
 
1990
Alla fine del secondo XX dopo alcuni anni di abbandono, fu rilevata da una società finanziaria che si occupò del restauro e costruì degli appartamenti, dei locali da adibire ad ufficio e persino un giardino pensile con piscina su una parte del terrazzo.
affreschi Villa Serra Doria Monticelli Genova Sampierdarena.JPG
Note Artistiche
Le decorazioni interne, che si estendono al salone e a vari salotti, sono dovute, verosimilmente, ai fratelli Calvi e rappresentano le ‘Fatiche di Ercole’ ed ‘Ercole accolto nel concilio degli Dei’
bottom of page